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- Job shadowing in Koper 2025
Data: Dicembre 16, 2025

Dall’8 al 12 dicembre ho avuto l’opportunità di partecipare a un’attività di Job Shadowing presso la Koper International School di Capodistria (Slovenia), nell’ambito del progetto Erasmus+. Un’esperienza intensa e profondamente formativa, vissuta all’interno di un contesto scolastico dinamico e multiculturale, dove l’innovazione non è solo un obiettivo, ma una vera e propria mentalità condivisa. Situata nel cuore della città, la Koper International School accoglie studenti dalla scuola primaria alla secondaria seguendo il curricolo britannico. L’istituto offre percorsi IGCSE e A-Level, riconosciuti a livello globale, con classi ridotte (massimo 16 studenti) e un corpo docente internazionale. Le lezioni si svolgono in inglese per tutte le materie, ad eccezione delle lingue, e la scuola garantisce un equilibrio linguistico unico: gli studenti seguono lo stesso numero di ore settimanali di sloveno e italiano delle scuole locali, favorendo così la piena integrazione nel contesto territoriale. La multiculturalità, qui, non è solo un valore dichiarato: è vissuta quotidianamente attraverso il dialogo, la collaborazione e lo scambio reciproco tra studenti e insegnanti di origini diverse. Ad accogliermi, con grande disponibilità, sono state Miriam, insegnante di italiano originaria di Gibilterra, e Valentina, collega italiana con una ricca esperienza di insegnamento in diversi Paesi del mondo. Sin dal primo giorno hanno reso possibile un vero scambio professionale, permettendomi non solo di osservare, ma anche di partecipare attivamente alle lezioni, confrontandomi con metodologie didattiche innovative e approcci centrati sull’autonomia e la responsabilità degli studenti. La mia esperienza si è intrecciata anche con quella dei colleghi Katia Buttita e Nuccio D’Agostino, impegnati nello stesso periodo nella mobilità Erasmus con gli alunni delle classi seconde. Insieme abbiamo condiviso attività e momenti di riflessione, sperimentando come il confronto diretto con altri modelli educativi possa diventare un prezioso strumento di crescita collettiva. Ogni giornata è stata un’occasione per ampliare il mio sguardo e mettere in discussione abitudini e certezze professionali. Lontano dal consueto, ho scoperto quanto il cambiamento nasca proprio dal coraggio di lasciare la comfort zone e di lasciarsi sorprendere da modi diversi di intendere la scuola, il lavoro e l’apprendimento. Questa esperienza mi ha ricordato che imparare non è un processo lineare o già tracciato: è fatto di deviazioni, di incontri, di domande che costringono a ridefinire i propri punti di riferimento. Proprio in queste deviazioni risiede il vero valore dell’esperienza formativa. In conclusione, l’attività di Job Shadowing alla Koper International School mi ha permesso di sperimentare in prima persona cosa significhi aderire a una cultura del cambiamento: un approccio che riconosce l’importanza dell’innovazione continua, dell’adattabilità e dell’apprendimento come processi vivi, sempre in evoluzione. Tornare a casa, in fondo, non è stato un ritorno al punto di partenza, ma un passo avanti nel percorso di crescita professionale e umana che ogni educatore dovrebbe intraprendere.
Katia Salerno






