A scuola senza confini: il nostro job shadowing a La Chapelle-sur-Erdre (Nantes)

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Data: Dicembre 22, 2025

A scuola senza confini: il nostro job shadowing a La Chapelle-sur-Erdre (Nantes)

 

La scuola che inizia alle otto del mattino, quando fuori sembra ancora notte, è stata una delle prime immagini che ci ha accolto a La Chapelle-sur-Erdre, sobborgo di Nantes. Un inizio che, dal punto di vista ambientale ed emotivo, ci ha un po’ disorientati: entrare in classe con il buio e il silenzio delle strade è stato spiazzante. Con il passare dei giorni, però, questo scenario è diventato familiare e abbiamo compreso come abbia contribuito a scandire con regolarità e continuità la giornata scolastica.

Abbiamo vissuto l’ esperienza di job shadowing ospitati in due scuole francesi ,una primaria e una secondaria. Fin dal primo momento l’accoglienza è stata calorosa. Dirigenti e insegnanti ci hanno fatto sentire parte della comunità scolastica, favorendo un confronto aperto e costruttivo sulle pratiche educative. All’école primaire Robert Doisneau l’energia è quella delle prime scoperte: corridoi colorati, classi raccolte, insegnante-guida che intreccia lettura, calcolo e curiosità quotidiana. Qui i bambini, tra giochi didattici e attività manuali, consolidano le fondamenta dell’alfabetizzazione, dei numeri e della socialità in un ambiente protetto dove la relazione con l’insegnante e la famiglia è diretta e quotidiana.

Al collège de la Cotançière, invece, il ritmo cambia: diviso per materie e docenti specialisti, il percorso scolastico si fa più strutturato e orientato alla scelta. Gli studenti affrontano orari più intensi, laboratori specifici (scienze, tecnologia, lingue…) utilizzati con regolarità per attività pratiche e sperimentali. È l’età della crescente autonomia, dove si scoprono interessi e si costruiscono percorsi verso il lycée. In sintesi: Robert Doisneau è il nido delle basi e della cura, la Cotançière è la palestra delle competenze e delle scelte. Due tappe complementari nel viaggio educativo di ogni giovane.

Entrando nel dettaglio, la giornata scolastica è organizzata in modo semplice ed efficace: le lezioni terminano alle 16:00 e la pausa pranzo, della durata di un’ora e mezza, si svolge  tra la sala mensa e lo spazio esterno attrezzato. Non è solo un momento di ristoro, ma un tempo disteso, dedicato alle relazioni e alla socializzazione, riconosciuto come parte integrante del percorso educativo.

Colpisce molto il modo in cui gli studenti vivono gli spostamenti tra le lezioni: al cambio dell’ora si muovono con naturalezza da un’aula all’altra, in un clima ordinato e sereno. Questa gestione quotidiana coinvolge tutti, senza distinzione: anche gli alunni con disabilità motoria, compresi quelli in carrozzina, si muovono in modo indipendente grazie a spazi accessibili e a una cultura scolastica che promuove fiducia e responsabilizzazione.

Particolare attenzione è riservata agli studenti che incontrano maggiori difficoltà. L’Aula ULIS rappresenta uno spazio dedicato a percorsi personalizzati, pensati per rafforzare le competenze e favorire un’inclusione reale e graduale nel gruppo classe. Non si tratta di un semplice supporto individuale, ma di un progetto educativo strutturato e condiviso.

Gli ambienti di apprendimento sono numerosi e ben curati. La biblioteca scolastica accoglie gli alunni che arrivano prima dell’inizio delle lezioni, offrendo loro la possibilità di scegliere come impiegare il tempo: leggere, studiare, utilizzare il computer o dedicarsi a giochi educativi. È uno spazio vivo, che educa alla responsabilità e alla gestione consapevole del tempo.

Un ruolo significativo è svolto dalla Vie Scolaire, un servizio educativo che segue gli studenti nei momenti al di fuori delle lezioni, occupandosi delle relazioni, del rispetto delle regole e del benessere. La sua presenza costante, in collaborazione con i docenti, contribuisce a creare un clima sereno e attento alle esigenze di tutti.

Il job shadowing a Nantes è stato molto più di un’esperienza di osservazione: è stato un percorso professionale e umano che ci ha permesso di guardare alla scuola da una prospettiva diversa. Torniamo con nuove idee, con il desiderio di metterci in gioco e con la convinzione che aprirsi all’Europa significhi arricchire la scuola e far crescere l’intera comunità educativa.

 

 

 

Ins. Musso Amelia

Ins. Piccione Daniela
Prof. Carletti Fabio

Prof. Di Marco Marina